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Da un romanzo statunitense già portato sugli schermi americani col titolo “Life begins” (1932), un dramma in odore di neorealismo.
"La gente povera, in Una storia d'amore, si innalza alla poesia e il viso di Anna nella morte prende la dignità e la luce di un marmo." Guido Piovene, Il Corriere della Sera