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Dall`affresco di Petronio della Roma imperiale, un altro tassello del genio Federico Fellini in versione restaurata
Parlando del suo Satyricon, Fellini lo definiva un film di fantascienza. L’origine è evidentemente l’opera omonima di Petronio, ma Federico, come è sua abitudine, la rilegge e la rappresenta innestandovi la sua immaginazione iperbolica. Ed ecco che i liberti Encolpio e Ascilto, che si contendono le grazie del giovinetto Gitone, e tutta la schiera di personaggi in cui si imbattono nel loro viaggio, dal poeta Eumolpo al ricco Trimalcione, dal pirata Lica all’imperatore, passando per schiavi, prostitute, patrizi, oracoli, non sono più solo caratteri della Roma decadente del primo secolo, ma rivelano il disorientamento di un Sessantotto che ha scardinato ogni certezza.
"Satyricon ci recupera un Fellini tutto maturo e intelligente, in una folla di immaturi, interamente legato alla sua opera anche se pronto a rinnegarla per un rinnovamento." Mario Verdone