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Il folgorante esordio, vincitore a Cannes per la miglior regia, di Mathieu Kassovitz con Vincent Cassel.
Tre ragazzi, tre religioni, tre etnie nelle banlieues parigine, quando non c’era ancora Sarkozy a definirli `feccia`,quando la Francia eludeva il problema e tutti, fuori dai confini transalpini, lo ignoravano. L’ebreo Vinz è un teppista che pretende rispetto, un sentimento che vuole a tutti i costi, anche se per averlo dovrà passare per la canna di una pistola. Di uno sbirro. Ha il mito della violenza e del De Niro di Taxi Driver. Con lui altri due emarginati, il più tranquillo Hubert, nero, la cui esasperazione passa per una palestra bruciata e il maghrebino Said, diviso tra responsabilità e violenza. Un giorno, riferimenti temporali precisi, un’escalation di azioni, reazioni, suoni e immagini, una bomba in cui l’innesco è il pestaggio e la possibile morte di Abdel.
" [...] il film evita il populismo e non cavalca mai la rabbia, ma ne prende quasi le distanze, con una saggia dose di ironia [...]" Il Mereghetti 2011
"Girato in uno splendido bianco e nero [...] uno dei cult movie assoluti dei cinematograficamente indecisi (in fatto di personale identità) anni Novanta." Taxidrivers.it
"Film incredibile, indubbiamente una delle opere più importanti degli anni ’90." Shiva Produzioni