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Addio a Michel Piccoli: la sua carriera in 5 film

Ci ha lasciato all’età di 94 anni Michel Piccoli, ma l’eredità del suo lungo trascorso nella storia del cinema è immortale. Qui sotto tentiamo di riassumere la sua sterminata carriera in 5 film che trovate nel catalogo CG Entertainment, ognuno dei quali fondamentale per delineare il percorso artistico di quello che Giorgio Gosetti ha definito, in maniera illuminante: “il provocatore in guanti bianchi.”

IL DISPREZZO di Jean-Luc Godard, 1963

Le Mépris (questo il titolo originale), tratto dal romanzo omonimo di Alberto Moravia del 1954, è stato il film che ha rivelato Michel Piccoli al pubblico internazionale. Nei panni del perfetto alter ego di Godard, Piccoli, per la prima volta protagonista in un film importante, interpreta Paolo Javal, lo sceneggiatore chiamato dal produttore Jerry Prokosch (Jack Palance) a sistemare la sceneggiatura del film del famoso regista tedesco Fritz Lang (nel film nella parte di se stesso). Al fianco di Piccoli una Brigit Bardot mozzafiato, voluta da Gordard nonostante le pressioni di Carlo Ponti, il vero produttore del film, che avrebbe voluto affidare la sua parte alla moglie Sophia Loren e a Marcello Mastroianni quella di Javal.

 

DILLIGER È MORTO di Marco Ferreri, 1969

Con questo film inizia il sodalizio tra Michel Piccoli e Marco Ferreri: i due hanno infatti collaborato in ben 9 pellicole. Ferreri aveva incontrato e conosciuto Piccoli sul set di La Chamade di Alain Cavalier, e lo aveva voluto come protagonista in un film che, inizialmente, avrebbe dovuto essere interpretato da una donna, Anne Girardot. Ma l’attrice, una volta letta la prima versione della sceneggiatura, dichiarò di non sentirsi a suo agio con un ruolo così complesso e preferì ritagliarsi quello più semplice della domestica. Piccoli, invece, adorò fin da subito il copione e, racconta, fu lasciato completamente libero da Ferreri di interpretare a suo modo il ruolo di Glauco.

 

DIECI INCREDIBILI GIORNI di Claude Chabrol (1971)

Un genere che Michel Piccoli ha attraversato a lungo è stato il noir, e Dieci incredibili giorni, tratto da un romanzo di Ellery Queen, rappresenta uno degli esiti più illustri di quegli anni. Piccoli ricopre il ruolo del professore Paul Régis, invitato da un suo ex allievo interpretato da Anthony Hopkins, in una villa di campagna colma di misteri. Nel cast anche il gigante Orson Welles, nei panni del patrigno del ragazzo.

 

LA GRANDE ABBUFFATA di Marco Ferreri (1973)

Capolavoro iconoclasta del genio di Ferreri, La grande abbuffata rappresenta anche uno dei ruoli più controversi e complessi della coraggiosa carriera di Michel Piccoli, qui nei panni del raffinato intellettuale Michel, che soccomberà, senza alcuna pietà dell’occhio registico, all’orgia di cibo e sesso messa in atto insieme ai suoi complici commensali in una delle scene più sconvolgenti della storia del cinema, che infastidì per crudezza il Festival di Cannes dove il film fu presentato In concorso.

 

BELLA SEMPRE di Manuel De Oliveira

Uno degli ultimi padri registici a cui Michel Piccoli decide di affidarsi verso il tramonto della sua carriera è il portoghese Manuel De Oliveira, che mette in scena la rivisitazione di Bella di giorno – Belle de jour di Luis Bunuel 38 anni dopo. Piccoli veste di nuovo i panni di Henri Husson, che cerca di riallacciare una relazione persa nel tempo con Severine, interpretata da Bulle Ogier, al posto di Catherine Deneuve che si rifiutò di prendere parte al film.

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