Una pellicola splendidamente circolare che sa trasmettere con assoluta spontaneità un senso di malinconica poesia
Un viaggio a ritroso nella vita dello stravagante Kim Young-ho. Dall’uomo disperato al capezzale di Soonim, suo primo amore in coma, al poliziotto che interroga brutalmente i dissidenti politici negli anni Ottanta, fino al giovane timido che sogna la sua Soonim e spara per sbaglio a una ragazza durante il colpo di stato da cui nacque la dittatura militare. Il pubblico diviene testimone della travagliata storia politica della Corea attraverso le vicissitudini, o piuttosto il cammino verso la redenzione, di Kim Young-ho.