Donatella Finocchiaro e Filippo Nigro in un toccante racconto di formazione
Silvia, una bambina di undici anni curiosa e vivace, vive in una situazione familiare complessa, segnata dalladepressione cronica della madre e dalle continue incomprensioni e difficoltà di comunicazione con il padre.La malattia della madre rende estremamente fragili gli equilibri nei rapporti tra genitori e figli. Sogni e aspirazioni di questi ultimi, anche molto semplici, restano inascoltati in una quotidianità in cui ciascuno appare concentrato principalmente su se stesso e i propri problemi. Silvia ha il grande desiderio di visitare Roma ma in famiglia resta sempre inascoltata; capendo che nessuno le permetterà di realizzare il suo sogno decide di scappare, determinata a visitare la città per conto proprio. Durante il viaggio in treno incontra una ragazza rom, Emina, con cui instaura subito un forte legame di amicizia. La fuga di Silvia si rivelerà così capace di innescare un processo di crescita e di trasformazione in Silvia stessa e in tutti coloro che la circondano.
La Fuga è un racconto di formazione ispirato da un'esperienza personale della regista, che ha voluto raccontare il modo in cui una bambina che si sente sola e inascoltata tenta di approcciarsi alla malattia di una persona amata. Girato in parte all'interno di un campo Rom alle porte di Roma, anche con attori non professionisti provenienti dallo stesso campo, come la giovane coprotagonista Emina Amatovic, il film vuole offrire anche uno spaccato della loro cultura, mostrando come possa nascere un'amicizia tra due ragazzine di diversa estrazione che si incontrano, due mondi agli antipodi che finiscono per supportarsi a vicenda andando oltre il pregiudizio.