
L’Ascesa con lo Spaghetti Western
La consacrazione internazionale di Franco Nero arriva nel 1966 con il ruolo che definirà per sempre la sua immagine: Django. Diretto da Sergio Corbucci, questo spaghetti western, violento e stilisticamente innovativo, presenta Nero nel ruolo di un pistolero solitario e enigmatico. Il successo del film fu tale che Django generò innumerevoli sequel e omaggi non ufficiali, e il nome del personaggio è ancora oggi indissolubilmente legato all’attore.
L’esperienza nel genere western fu consolidata da titoli come Texas Addio (1966) di Ferdinando Baldi, dove interpreta un sheriff alla ricerca dell’assassino di suo padre in Messico, dimostrando ancora una volta la sua perfetta aderenza ai ruoli di giustiziere stoico e determinato, L’uomo, l’orgoglio, la vendetta di Luigi Bazzoni (1968) e Il mercenario (1968) e Vamos a matar, companeros (1970), sempre di Corbucci.

Franco Nero ha saputo distaccarsi dal solo genere western, esplorando ruoli complessi in diversi generi. Negli anni ’70, il suo talento fu impiegato in film che toccavano temi sociali e politici. In I guappi (1974) di Pasquale Squitieri, ambientato nella Napoli di inizio ‘900, recita un ruolo di spicco in un affresco drammatico sulla camorra. L’impegno civile continua in Gente di Rispetto (1975), dove interpreta un professore che si scontra con il potere mafioso in Sicilia, e in Gott Mitt Uns (1970) di Giuliano Montaldo, un dramma storico ambientato negli ultimi giorni della Seconda Guerra Mondiale che solleva questioni morali sulla giustizia militare.
Non sono mancati, inoltre, i contributi al genere thriller/giallo, molto popolare in Italia in quegli anni. Un esempio è Giornata nera per l’ariete (1971), un giallo diretto da Luigi Bazzoni, in cui Nero interpreta un giornalista alcolizzato e testimone chiave di una serie di efferati omicidi, navigando tra atmosfere torbide e suspense.
Accanto a queste pellicole, si inseriscono lavori più d’autore e sperimentali, come Un tranquillo posto di campagna (1968) di Elio Petri, un’opera a cavallo tra il dramma psicologico e l’horror con elementi surrealisti, dove recita accanto a Vanessa Redgrave (sua futura moglie).
La Collaborazione con Louis Nero e le Opere Indipendenti
Negli anni 2000, Franco Nero ha abbracciato una nuova fase della sua carriera, collaborando intensamente con il regista indipendente Louis Nero in diverse pellicole che spaziano tra thriller psicologici e fantascienza filosofica:
- Hans (2006): Un thriller con elementi grotteschi, liberamente ispirato alle metamorfosi kafkiane, dove Nero interpreta uno dei personaggi principali.
- La rabbia (2008): Un’opera che vede Nero in un cast internazionale, in un film che riflette sulle dinamiche umane e sociali.
- Il mistero di Dante (2013): Un documentario-fiction in cui Nero ha partecipato, incentrato sul mistero che circonda la figura di Dante Alighieri e la sua opera.
- The Broken Key (2017): Un thriller fantascientifico dal cast stellare, che vede Franco Nero in un ruolo chiave in una storia che intreccia esoterismo, simbolismo e tecnologia.
Questi film, insieme a produzioni come la commedia drammatica Havana Kyrie (2019), dimostrano la sua costante voglia di mettersi in gioco e di esplorare nuove sfide artistiche, mantenendo vivo il suo fascino sullo schermo.
Con centinaia di film all’attivo, Franco Nero è un’autentica leggenda vivente, un artista che ha plasmato il cinema italiano e continua a influenzare nuove generazioni di cineasti.



