Ultimo episodio della “Trilogia della vita” scritto insieme a Dacia Maraini
Nel terzo capitolo della trilogia della vita Pasolini sublima l'intento già presente nel "Decameron" e ne "I racconti di Canterbury": mettere in primo piano il piacere del narrare. E lo fa attraverso le suggestioni immaginifiche del mondo arabo, i suoi colori, la vivacità di corpi che si cercano, si amano, vengono allontanati dagli eventi, e vedono la loro natura carnale lottare con il fuoco della propria anima. In un incastonarsi concentrico di storie, si genera l'incantamento, non dissimile da quello con cui ascoltavamo le fiabe...
Sequenze inedite girate e successivamente escluse dal film. Per gentile concessione di Alberto Grimaldi Productions, Fondazione Cineteca di Bologna, Centro Studi, Archivio Pier Paolo Pasolini