Una Mercedes può essere il simbolo della ricchezza di una famiglia, come la sua più grande rovina! Una commedia grottesca di Daniele Ciprì.
Busu è impiegato in un ufficio postale, un signore trasandato che per ammazzare il tempo racconta storie ai suoi clienti, che a volte lo ascoltano, a volte lo lasciano solo a parlare al vuoto. Una vicenda che lo appassiona tantissimo è quella della famiglia Ciraulo, e delle sue disavventure in seguito alla morte, a causa di un proiettile vagante durante un attentato di mafia, della figlioletta Serenella.Nicola, il capofamiglia, reagisce alla disperazione con un'idea geniale: richiedere allo Stato un risarcimento stellare per le vittime di mafia. Tutta la famiglia è elettrizzata per il potenziale arrivo di una somma che cambierà le loro vite, e inizia a spendere e a spandere ancor prima dell'arrivo del risarcimento, indebitandosi terribilmente. Finchè, una volta giunti i soldi, Nicola decide di investire quello che rimane dal saldo dei debiti, in una fiammante Mercedes, che dovrebbe essere il simbolo della rinnovata dignità sociale della famiglia Ciraolo.
Dalle parole di Daniele Ciprì: " E' stato il figlio non vuole e non voleva fare Cinico TV, ma lo vuole ricordare, come tanti altri film, perché quando io faccio le gag, le sospensioni - perché mi viene naturale farle oramai - ricordo alla gente che non mi sono tradito. Io sto raccontando una storia, cosa che raramente facevamo con Franco, ma la sto raccontando in un contesto e in una visionarietà che ho da sempre, dai tempi di Franco. E' un omaggio anche a lui." Da Nocturno n. 155