
Dal personaggio di Tiziano Sclavi che ha ispirato Dylan Dog. Un horror metafisico e intriso di umorismo
"L'ultimo grande horror del XX secolo..." Nocturno.
"Everett è fisicamente perfetto per il ruolo: ha i tratti di un personaggio dei fumetti ed è allo stesso tempo un perfetto serial killer dal cuore spezzato [...]." Variety.
"L'opera più ambiziosa di Michele Soavi, che attingendo all’immaginario di Tiziano Sclavi trovava le coordinate per una danza macabra tra orrore e nostalgia, tra surrealismo e grottesco." Quinlan.it
"Oggi è un gioiello kitsch e filosofico da recuperare." Wired
"Un sublime Rupert Everett." Quinlan
"Uno dei migliori film di zombi di tutti i tempi." I 400 calci
"Continua a far riflettere sulla vita, la morte e la follia." Taxidrivers
"Quanto è figo." Film TV
"L’ultimo vero cult della storia dell’horror italiano." Sentieri Selvaggi