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Valeria Golino: dall’esordio con Lina Wertmuller a La vita bugiarda degli adulti

Su Netflix è approdata in questi giorni la serie La vita bugiarda degli adulti, ambientata a Napoli e tratta dal libro omonimo di Elena Ferrante, che ha partecipato anche alla sceneggiatura della serie. Tra i protagonisti, nei panni della zia Vittoria, spicca Valeria Golino. Cogliamo l’occasione per ripercorrere brevemente la carriera di un’attrice (e regista) poliedrica e instancabile. Artista dalla folgorante carriera internazionale, Valeria Golino è nata a Napoli da padre germanista e madre pittrice greca, e ha passato infanzia e adolescenza nell’Hotel cittadino del nonno, fino a che i suoi genitori si sono separati ed è iniziata per lei la spola tra Napoli e Atene. Ospitata da uno zio giornalista, una giovanissima Valeria Golino, già fotomodella, si trasferisce a Roma dove viene introdotta nel mondo dello spettacolo ed è notata da Lina Wermuller, che la farà esordire nel suo Scherzo del destino in agguato dietro l’angolo come un brigante da strada (1983). É qui che Valeria si rende conto che il cinema potrebbe essere non più qualcosa provato quasi per gioco, ma una vera passione che la impegnerà tutta la vita. Dopo aver partecipato a Figlio mio, infinitamente caro di Valentino Orsini (1985), si conquisterà la Coppa Volpi come Miglior attrice esordiente a Venezia per la sua partecipazione a Storia d’amore di Citto Maselli (1986). Dopo aver recitato in L’ultima estate a Tangeri di Alexandre Arcady (1987) parte per l’America in cerca di fortuna, dividendo l’appartamento a Los Angeles con l’amica e collega Greta Scacchi. Riuscirà nel suo intento, perché sarà ingaggiata da Barry Levinson per interpretare la fidanzata di Tom Cruise in Rain man – L’umo della pioggia (1988) e si inserirà perfettamente nell’ambiente, legandosi sentimentalmnete a Benicio del Toro e, per un soffio, rischiando di diventare lei la famosa Vivian di Pretty Woman (il ruolo, come sappiamo, è andato Julia Roberts, portandola al successo planetario). Negli anni successivi continua a dividersi tra film italiani e internazionali: sarà ne La puttana del re di Alex Corti (1990) in Lupo solitario di Sean Penn (1991), prenderà parte alle commedie demenziali di grande successo di Jim Abrahams Hot Shots 1 e 2, verrà diretta da Gabriele Salvatores in Puerto Escondido (1992), Silvio Soldini ne Le acrobate (1997) Ferzan Ozpetek in Harem Suaré (1999). Un film molto importante per la sua carriera è sicuramente Respiro di Emanuele Crialese, dove veste i panni di una madre siciliana fuori dagli schemi e per il quale riceve la Nomination come Miglior attrice protagonista ai Nastri d’argento e David di Donatello. E’ diretta dal polacco Kristoff Zanussi ne Il sole nero e dal francese Riad Sattouf ne Il primo bacio (2009). Coinvolta nel cinema anche nel ruolo di produttrice, ha dimostrato negli ultimi anni una grande attenzione alle opere di giovani registi italiani: nel cast de La scuola è finita (2010) di Valerio Jalongo e L’amore buio di Antonio Capuano (2010) oltre che nell’opera prima di Ivan Cotroneo La kryptonite nella borsa, l’abbiamo vista recentemente nei panni dell’amica attrice di Margherita Buy nel film di Ivano De Matteo La vita possibile in un ruolo che le è valso la candidatura ai David di Donatello 2017.

Qui sotto una clip dal film La vita possibile di Ivano De Matteo:

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