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Un romanzo familiare sui conflitti in Medio Oriente e la speranza di pace
"Riflessione tutta al femminile sull'ebraitudine e le sue tante facce." Corriere della Sera
"Il risultato celebra - con la sua scelta dei toni - la migliore tradizione delle piccole storie che corrono parallele alla grande storia." La Repubblica
"[...] interpretato con grazia, girato con fresco tocco nouvelle-vague, però com'è forte l'idea di una casa come (possibile utopica?) metafora di riconciliazione." La Stampa
"[...] ha il pregio di un contenuto necessario reso solido da un cast importante." Il Fatto Quotidiano
"E' un film tenero, umano, (...) capace di far sorridere e riflettere grazie al tocco leggero della regista franco-israeliana Shirel Amitaï." Avvenire