CIAK SI GIRA
Tomas Milian ancora sbirro. Per fiction
L'attore cubano a Roma per girare un film-tv dove interpreta un ex questore. «Ma non è Nico»
CIAK SI GIRA
Tomas Milian ancora sbirro. Per fiction
L'attore cubano a Roma per girare un film-tv dove interpreta un ex questore. «Ma non è Nico»
ROMA - Lo sguardo è quello di sempre. Del maresciallo Nico Giraldi, «er pirata», dell’ex ladro diventato poliziotto. Sono passati quarant’anni, ma tutto sembra rimasto come prima. Roma è cambiata, ma non per Tomas Milian. «Con questa città ho un rapporto profondo, quasi vitale. Roma mi ha dato tutto. Anche una moglie e un figlio, romano puro», racconta prima di ripartire «per Miami e poi per New York, dove trascorrerò le feste di Natale con la mia famiglia». A 77 anni l’attore cubano è tornato a Roma per le riprese di una fiction in quattro puntate che lo vedranno indossare ancora una volta i panni dello sbirro. «Sarò l’ex questore Brigante, un poliziotto che però non ha niente a che vedere con Nico - racconta Milian - . Un personaggio duro, che non sa stare in panchina e che della pensione apprezza - dice - solo l’assegno mensile».
Milian sul set della fiction «Roma nuda»
La fiction si intitola «Roma nuda», come la canzone di Franco Califano che partecipa al cast e alla colonna sonora. «Un omaggio alla città che mi ha amato e mi ama di più, al punto che quando ne parlo mi commuovo, spiega - . Tifo pure per la Roma perché 'er monnezza' doveva essere romanista. Secondo me qui la malavita ha ancora il carattere del suo popolo. I banditi romani sono alla buona, veraci, sanno di basilico. Può sembrare una battuta, ma credo proprio che sia così. Solo a Roma i malavitosi si riuniscono ancora al ristorante. Sotto certi aspetti sono rimasti poetici. Tutt’altra storia da quello che accade negli Stati Uniti, dove la malavita è un’immagine della società: arida, cattiva, di plastica. Penso che quella romana sia anche diversa da quella siciliana, che è rimasta folkloristica».
Milian con Francesco Venditti
Giorni fa Milian, che ha recitato per Sidney Pollack, Oliver Stone, Steven Spielberg e Steven Soderbergh, ha presentato il suo ultimo lavoro nei saloni del comune di Marino, davanti a centinaia di studenti che gli hanno tributato un’ovazione. Con lui c’erano il regista Giuseppe Ferrara («Con il quale ho creato una coppia eccezionale. Abbiamo rivoluzionato la sceneggiatura. Questo film sarà una bomba, vedrete», rivela Milian), il produttore Massimiliano Caroletti, Eva Henger, l’attore Francesco Venditti («er Più») nella parte di un ex pugile e boss di Tor Marancia, avversario dell’ex questore Brigante. Un personaggio ispirato alla figura di Sergio Maccarelli, ucciso con sei colpi di pistola nell’ottobre del 1972. «Per certi aspetti l’inizio di un periodo terribile, che avrebbe rivoluzionato l’Italia anche in modo drammatico - sottolinea 'Nico' - . Però io in realtà non ho avuto tempo di assistere al cambiamento di Roma. Vengo dall’Actors Studio: io non recito, non inganno il pubblico. Mi identifico nei personaggi. Oggi come allora vivo come loro, sono loro. Per questo Tor Marancia è ancora il mio quartiere preferito, quello dove Quinto Gambi - che mi ha insegnato tutto per farmi diventare prima 'er monnezza', un ladro, e poi 'er pirata', un poliziotto - e la sua famiglia mi hanno accolto come un figlio. Lì ho imparato che i difetti dei romani possono diventare pregi, e viceversa, e questo vale anche per i delinquenti. Come in uno stornello».
Rinaldo Frignani
21 dicembre 2009(ultima modifica: 22 dicembre 2009)© RIPRODUZIONE RISERVATA